Negli ultimi anni, sempre più professionisti hanno scelto di organizzarsi in forma societaria per ottimizzare la propria attività, condividere competenze e pianificare fiscalmente in maniera più efficiente. La società tra professionisti (STP) è uno degli strumenti giuridici pensati specificamente per queste esigenze, ma non è l’unica strada percorribile.
Tra le varie opzioni, la SRL ordinaria si sta rivelando per molti aspetti una scelta più vantaggiosa, soprattutto per i professionisti che desiderano maggiore flessibilità e meno vincoli normativi. In questo articolo analizziamo nel dettaglio quali forme giuridiche sono disponibili per chi esercita una professione intellettuale, mettiamo a confronto STP e SRL ordinaria, e spieghiamo perché, nella maggior parte dei casi, conviene optare per la SRL ordinaria.
Quali forme giuridiche si possono scegliere?
Quando un gruppo di professionisti decide di unire le proprie competenze sotto un unico soggetto giuridico, ha diverse opzioni a disposizione per strutturare l’attività in modo più organizzato, efficiente e sostenibile nel tempo. Non essendoci particolari vincoli, si può optare per qualsiasi forma giuridica prevista dal nostro ordinamento, tra cui:
- Società di persone: SNC, SAS, SS, più semplici da costituire ma con responsabilità illimitata per i soci, specialmente nelle SNC;
- Società di capitali: SPA, SAPA, SRL, in grado di garantire responsabilità limitata e strumenti più avanzati di pianificazione fiscale e patrimoniale. Tra queste, alcune possono ottenere la qualifica di STP se esercitano attività professionale regolamentata;
- Cooperative o forme ibride, meno comuni in ambito professionale, ma talvolta utilizzate per finalità mutualistiche o associative.
La scelta della forma giuridica non va presa alla leggera: essa incide non solo sulla fiscalità dell’impresa, ma anche sulla responsabilità patrimoniale dei soci, sulla gestione interna, sulla capacità di accesso al credito o ad altri capitali, e sulla compliance normativa in relazione agli ordini professionali.
SRL, meglio ordinaria o STP?
La differenza sostanziale: i vincoli della STP
Una SRL STP è una società di capitali che assume la qualifica di STP, in quanto esercita attività professionale riservata ed è iscritta in un apposito albo. Questa iscrizione comporta numerosi vincoli:
- La maggioranza dei soci della STP (sia in termini di quote che di teste) deve essere composta da professionisti iscritti a ordini o collegi;
- Gli amministratori della STP devono essere anch’essi professionisti iscritti e abilitati all’esercizio della professione;
- L’attività della società deve essere esclusivamente professionale (non commerciale);
- Devono essere rispettati obblighi formativi, deontologici e disciplinari propri dell’ordine di appartenenza e specifici per le STP, oltre a quelli già esistenti per i singoli professionisti che vanno rispettati a prescindere;
- L’albo professionale può intervenire con controlli e sanzioni, anche nei confronti della società, non solo dei singoli professionisti.
Inoltre, non è possibile modificare l’oggetto sociale liberamente o integrare servizi non strettamente professionali, il che può limitare strategie di diversificazione e crescita.
La SRL ordinaria: più libertà, stessa tutela
Al contrario, la SRL ordinaria consente di offrire servizi professionali (a determinate condizioni) senza iscrizione all’albo STP, e senza sottostare alla struttura rigida e agli obblighi che la STP impone.
In particolare:
- I soci possono essere anche non professionisti (investitori, partner commerciali);
- Gli amministratori possono essere scelti liberamente, anche senza iscrizione a ordini professionali;
- È possibile integrare più attività, anche di natura commerciale, sotto lo stesso soggetto giuridico;
- Si ha maggiore libertà nella definizione dell’oggetto sociale e nella gestione strategica;
- Non sono previsti per la società in senso stretto dei vincoli deontologici o disciplinari tipici delle professioni ordinistiche. Rimangono ovviamente i vincoli deontologici e disciplinari per i singoli professionisti che la compongono. In questo caso infatti, controlli e sanzioni da parte dell’albo professionale possono essere rivolti solamente agli individui, non alla società in quanto tale.
Questa libertà permette ai professionisti di sfruttare appieno le leve fiscali offerte dalla SRL, come:
- Retribuzione tramite compenso amministratore,
- Indennità di trasferta e rimborso spese,
- TFM (Trattamento di fine mandato),
- Royalties da marchio e strumenti di protezione patrimoniale.
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Perché conviene la SRL ordinaria
Rispetto alla STP, la SRL ordinaria offre maggiore flessibilità operativa e strategica. Tra i vantaggi principali, emerge la possibilità di cedere più facilmente la società, proprio perché non è legata indissolubilmente alla presenza fisica o all’identità del professionista fondatore. Questo aspetto rende la SRL ordinaria una forma societaria più scalabile e vendibile nel tempo, anche in ottica di valorizzazione aziendale e passaggi generazionali.
Inoltre, la SRL ordinaria:
- Soggiace solo al controllo camerale e non anche a quello ordinistico, riducendo burocrazia, obblighi formativi e vincoli deontologici propri della STP;
- Delibera in base al capitale investito e non con la maggioranza dei due terzi dei professionisti, consentendo maggiore agilità decisionale nella governance;
- Può avere un oggetto sociale più ampio, integrando attività complementari come la gestione immobiliare, i servizi accessori o il marketing sanitario, laddove consentito;
- Crea valore aziendale indipendentemente dalla figura del professionista, in quanto può strutturarsi con beni strumentali, procedure, autorizzazioni sanitarie e figure gestionali (es. direttore sanitario), rendendosi autonoma dalla presenza del singolo operatore.
È infine importante sottolineare che, dal punto di vista fiscale, la SRL ordinaria gode degli stessi benefici della SRL STP, ma senza i vincoli statutari nella composizione del capitale o nel numero di soci abilitati. Questo consente un uso più strategico degli strumenti di pianificazione fiscale come:
- Compensi amministratore;
- Fringe benefit e welfare aziendale;
- TFM (trattamento di fine mandato);
- Royalties su marchi registrati a persone fisiche;
- Indennità di trasferta e rimborsi documentati.
La SRL ordinaria è particolarmente vantaggiosa per:
- I professionisti che vogliono ampliare i servizi o affiancare attività non ordinarie;
- Chi desidera coinvolgere investitori esterni o creare un veicolo più adatto alla raccolta di capitali;
- Coloro che intendono ottimizzare la fiscalità con strumenti che una STP non può utilizzare appieno;
- I gruppi di lavoro che preferiscono una governance più flessibile, senza vincoli di iscrizione.
Pur non essendo ufficialmente iscritta all’albo delle STP, una SRL ordinaria può essere perfettamente legittima per fornire prestazioni professionali, a patto che le stesse vengano svolte da soggetti abilitati all’interno della struttura, e con attenzione al tipo di clientela servita.
Conclusioni: libertà o vincoli?
In definitiva, la società tra professionisti è uno strumento utile, ma con limiti importanti. Se si desidera operare in maniera più imprenditoriale, pianificare fiscalmente, coinvolgere altri soggetti o costruire un progetto più scalabile, la SRL ordinaria è spesso la scelta più conveniente.
Rinunciare alla qualifica di STP non significa rinunciare alla legittimità, ma guadagnare autonomia, flessibilità e possibilità di crescita. Per questo motivo, prima di costituire una società tra professionisti, è fondamentale valutare tutte le implicazioni fiscali, giuridiche e operative.
Affidarsi a un team esperto in materia societaria e tributaria, come il nostro pool di Metatasse, permette di fare scelte informate, strategiche e realmente vantaggiose.
Nei prossimi articoli esploreremo ulteriormente ogni aspetto delle società, continuate a seguirci per ogni dettaglio e aggiornamento!
Photo by Tima Miroshnichenko: https://www.pexels.com/photo/medical-professionals-looking-at-an-ipad-5355851/