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NADEF e Decreto Proroghe

Nadef e decreto proroghe

NADEF e Decreto Proroghe

La NADEF – Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza

Come anticipato nel nostro articolo “Confronto tra Legge di Bilancio 2023 e 2024”, il 27 settembre 2023 si è riunito il Consiglio dei Ministri del Governo italiano per approvare la NADEF per la Legge di Bilancio 2024.
La Nota di aggiornamento revisiona il Documento di Economia e Finanza – come si legge nella presentazione del ministero dell’Economia – “in relazione alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica”. Proprio sulla base delle nuove stime su PIL, debito, deficit, inflazione, vengono di conseguenza definite sia l’entità della manovra di finanza pubblica che le misure da inserire nella legge di Bilancio. Spetta alla Nadef e decreto proroghe indicare i principali ambiti di intervento della manovra per il triennio successivo, illustrando al tempo stesso gli effetti finanziari attesi dalla legge di Bilancio in termini di entrata e di spesa.

Confermate le previsioni

Come si evince dal comunicato stampa del Governo italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27.09.2023, le previsioni di Metatasse, espresse nel nostro articolo del 20.09.2023 che potete leggere qui, sono state confermate.

Il Governo ha confermato le intenzioni prese lo scorso anno, con una Manovra che punta a un deficit alto (ma in prospettiva di diminuzione) e di crescita al ribasso. Infatti, la crescita del PIL è stimata allo:

  • 0,8 % nel 2023;
  • 1,2 % nel 2024;
  • 1,4 % nel 2025;
  • 1% nel 2026.

Il deficit è previsto essere del:

  • 5,3 % nel 2023;
  • 4,3 % nel 2024; 
  • 3,6% nel 2025;
  • 2,9% per il 2026. 

 

Vengono poi confermate due importanti misure attese, che incideranno sulle retribuzioni 2024 e quindi sul potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con i redditi bassi.: Conferma del taglio del cuneo fiscale sul lavoro e della riduzione della pressione fiscale in maniera più decisa nel corso della legislatura. 

  • conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024;
  • prima fase della riforma fiscale;
  • sostegno alle famiglie e alla genitorialità;
  • prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità;
  • conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR;
  • rifinanziamento delle politiche invariate.

Il Cuneo Fiscale: la maggiore novità per imprese e lavoratori

Nel DEF 2023, approvato dal consiglio dei ministri l’11 aprile, sono stati accantonati 3 miliardi di euro per finanziare una ulteriore taglio al cuneo fiscale per redditi medio-bassi. Misura confermata poi nel Decreto lavoro del 4 maggio 2023. Come stabilisce l’articolo 39 del provvedimento: “Per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, determinato ai sensi dall’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 è incrementato di 4 punti percentuali, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Ad oggi la percentuale esatta di taglio al cuneo che viene applicata per gli stipendi annui fino a 25.000€ è pari al 7 punti percentuali (con una ipotesi di aumento in busta di circa 70-80 euro), per le retribuzioni annue da 25.001 € a 35.000 € la riduzione sale a 6 punti percentuali (con un’ipotesi di aumento in busta paga di circa 90-100 euro mensili).
Con l’approvazione della NADEF sono stati trovati i fondi per farlo proseguire con la tendenza attuale anche nel 2024.

Oltre la NADEF 2024 ecco il Decreto Proroghe: confermate le riforme fiscali

Il 27 settembre 2023 il Governo italiano ha approvato – oltre alla NADEF –  il decreto proroghe che diviene dunque ufficialmente Legge.

Il decreto proroghe impone disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali.

Queste le principali misure  rese note con il comunicato stampa pubblicato a margine del Consiglio dei Ministri:

  • Quadro RS dei forfettari, proroga al 2024 per la regolarizzazione

La scadenza per integrare i dati della dichiarazione dei redditi dei forfettari che, nelle ultime settimane, hanno ricevuto richieste di correzione da parte dell’Agenzia delle Entrate relative alla dichiarazione dei redditi 2022 slitta al 30 novembre 2024.
La norma che propone di rinviare la regolarizzazione dei dati omessi trova quindi spazio nel decreto proroghe, spostando al 30 novembre del prossimo anno la scadenza per rispondere alla missiva del Fisco.

  • Rideterminazione valore delle cripto-attività

Ufficiale anche il rinvio della scadenza per il versamento dell’imposta sostitutiva del 14% sulle criptovalute. La scadenza attualmente fissata al 30 settembre è posticipata al 15 novembre 2023. La novità si applica alle cripto-attività possedute alla data del 1° gennaio 2023.

  • Rimessione in termini concernente il versamento di tributi e contributi

Nel testo del decreto proroghe vengono posticipati anche i termini per i versamenti di tributi e contributi in scadenza nel periodo dal 4 al 31 luglio 2023 ma i soggetti interessati sono ancora generici, indicati come i: “soggetti che, a causa degli eventi meteorologici avvenuti nel mese di luglio 2023, non hanno effettuato tempestivamente i versamenti tributari e contributivi in scadenza nel periodo dal 4 al 31 luglio 2023.”

  • Assegnazione agevolata ai soci

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto, per le società di persone commerciali e per le società di capitali, la possibilità di assegnazione, cessione ai soci di bene mobili e immobili iscritti a pubblici registri a condizioni agevolate.

  • Misure urgenti in materia di contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale

La scadenza per la compensazione del bonus energia per le imprese relativa alle spese sostenute nel 1° e nel 2° trimestre dell’anno in corso viene anticipata di 45 giorni circa e passa dal 31 dicembre al 15 novembre 2023. 

Sono stati inoltre anche prorogati i termini per:

  • Lo smart working per i lavoratori fragili della PA;
  • Le agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione.

Mettiamo a vostra disposizione il testo bozza del Decreto proroghe 2023 per ulteriori approfondimenti.

 

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